Non avrei creduto di utilizzare questo spazio per un semplice copincolla dal blog di Beppe Grillo, ma quanto segue mi trova terribilmente, rabbiosamente d’accordo:

Riuscite a immaginare Bruce Sprigsteen, Bob Dylan, Michael Moore, Joan Baez, David Lettermann (NdR: sic) in campagna elettorale per georgedabliubush? Che tacciono sulle armi di distruzione di massa mai trovate in Iraq? Che rimangono indifferenti allo scempio del pianeta e al rifiuto degli accordi di Kyoto voluto dalle lobby del petrolio? Le stesse che hanno finanziato nell’ultimo decennio le presidenze repubblicane.
Lo 
Star System americano ha voluto Obama e ha subito Bush. In Italia le stelle sono nane, fisse, indifferenti a tutto. Stelle nane che stanno a guardare. Il nostro Star Nano System, come la Fiat, è sempre governativo. Lo stuoino Fazio, il bamboccione Jovanotti, il monnezzaro Pino Daniele, il silenzioso Vasco Rossi, il mammaro Baglioni. Gli attendenti Bonolis e Gerry Scotti. L’ex compagno De Gregori, l’ottimista Pieraccioni. L’Aquila di Arcore Iva Zanicchi. Il Benigni in braccio Mastella per un pugno di euro.
Nessuno che denunci il lodo Alfano, le centrali nucleari, la morte della democrazia parlamentare, il corruttore di Mills, gli inceneritori. Ho invitato alcuni di loro ai V day. Non sono venuti, tranne qualche rara eccezione. Erano impegnati. Se avessero partecipato,
addio televisione, produttori, serate, palazzetti, inviti alle feste di partito e pubblicità.
Baudo si dissociò in diretta quando dissi che i socialisti erano dei ladri e conservò il posto di lavoro. Oggi non si dissocia più nessuno, Da chi si dissociano? Dovrebbero dissociarsi da sé stessi. Hanno raggiunto la tranquillità del posto fisso. A Piazza Farnese, a Chiaiano, alla Notte grigio topo di Genova non c’era nessuna stella nana.
L’influenza che esercitano le stelle nane clonate dal Sistema sull’opinione pubblica è enorme in uno 
Stato televisivo come è ancora l’Italia. Il silenzio d’oro, la parola d’argento e il potere è di piombo. Una cappa di piombo.

Poi, su Youtube, ho trovato questo esilarante monologo di Proietti – con una simbiosi col publico che manco il pesce pagliaccio e la sua anemone


Se solo questa gigantesca riserva di energia, questa massiccia leva culturale che possono esercitare personaggi come Fiorello, Beningni, Vasco etc… fosse al servizio di ciò che è buono e giusto, almeno potremmo dare del vero filo da torcere. NLon è necessario che i più famosi siano anche i migliori (stamo freschi!) ma solo , foss’anche per una semplice questione di numeri, che qualcuno fra loro decidesse – come nei migliori film di distopia fantascentifica –  di distruggere il sistema dal suo interno. E invece sono solo delle incorregibili puttane.